Vito e gli altri

TRAMA
La notte dell’ultimo dell’anno. La città è in festa, saluta l’anno nuovo appena iniziato. Rosario ha ucciso sua moglie e uno dei figli. Punta la pistola sull’altro figlio, Vito, quasi dodici anni. Sta per sparare. Ma Vito riesce a dire qualcosa, solo poche parole. L’uomo abbassa l’arma. Dopo l’arresto del padre, Vito rimane solo. Va a vivere dalla zia, in una famiglia di persone ugualmente sole, prive di rapporti di solidarietà. Vito si adegua a questa solitudine. Combatte, certo, con le armi che conosce. Impara presto ad usarle, perché è necessario, per legittima difesa. Così si inserisce, inconsapevolmente vittima, nella spirale senza fine della violenza. Percorre velocemente tutti gli stadi della parabola delinquenziale. Furti, scippi, spaccio di droga, rapine, prostituzione. Passa attraverso aridi istituti di rieducazione. Ormai non ama più niente. Per un “errore” delle istituzioni conosce anche il carcere. E poi giù a precipizio fino ad arrivare all’assassinio su commissione. Killer a dodici anni.

REGIA
Antonio Capuano

ANNO
1991

RESTAURO
Cinecittà Luce

CAST
Nando Triola, Gino Apicella, Giorgio Alberti, Roberta Leighton

GENERE
drammatico

PRODUZIONE
Società cooperativa Dioniso a.r.l.

Al cinema

24 ottobre 2024

ore 18.30

a Roma
Auditorium Conciliazione
Via della Conciliazione, 4

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VITO E GLI ALTRI
Scena tratta dal film “Vito e gli altri” (1991) per la regia di Antonio Capuano.
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